Leone operato di tumore con robot a Lodi, il primo caso al mondo
La scoperta del tumore
A fine marzo, la veterinaria della struttura che ospita il felino nel cuneese aveva preso contatto con l’Università per un consulto per capire l’origine di una malattia endocrina che affliggeva l’animale. Gli esami hanno messo in evidenza un tumore di 4 cm di diametro a carico del surrene sinistro. Nessun tumore surrenalico né tantomeno la sua asportazione erano mai stati descritti in letteratura nella specie leone.
La soluzione innovativa
L’uso della chirurgia tradizionale a cielo aperto per l’asportazione di una neoplasia in una sede così delicata avrebbe comportato un importante danno ai tessuti e il decorso post operatorio sarebbe stato lungo e stressante per l’animale, con un rischio decisamente alto di complicanze post operatorie connesse alla ferita chirurgica.
Da qui l’idea di ricorrere alla chirurgia laparoscopica mini-invasiva tele assistita. Si tratta del primo caso in assoluto al mondo di intervento effettuato su un animale tramite l’ausilio del robot chirurgico “Telelap ALF-X”. Il robot lavora con un meccanismo simile a quello della laparoscopia classica ma i bracci chirurgici vengono comandati a distanza da una consolle. Questa tecnologia trasmette al medico una visione interna dell’addome tridimensionale e ad alta definizione. Grazie a particolari software sviluppati dalla Sofar, il Telelap ALF-X fornisce una sensibilità tattile sulla consistenza dei tessuti e mediante un originale eye-tracker consente all’operatore di spostare la telecamera, e quindi l’inquadratura, epscon il semplice movimento degli occhi.
Il post-operatorio
L’operazione su Leonardo è andata molto bene: il leone ha riportato solo tre ferite di circa tre centimetri e ha potuto tornare a muoversi deambulare già tre ore dopo la fine dell’anestesia generale, mostrando un ripristino delle normali funzioni organiche nelle 24 ore successive. Ora, completamente ristabilito, il leone è tornato a casa. Questo intervento pionieristico effettuato su un leone potrebbe aprire le porte a una nuova era di chirurgia robotica, anche per animali che devono essere sottoposti a interventi particolari o a specie che necessitino di un post-operatorio il più possibile privo di stress.